Per capire Giorgio Sini

Per Capire Giorgio Sini bisogna poter entrare nel suo vissuto quotidiano, si scoprirà come l'ambiente che lo circonda venga catapultato nelle sue esibizioni.Vi sono gli anni giovanili dove il concertista scarica il suo furore interpretativo sul pianoforte, creando nello spettatore un turbinio di sensazioni, rabbia, amore, passione, odio; un tutt'uno che seppur sconcerta affascina.Gli anni fino al '90 vengono dedicati alla ricerca compositiva e al perfezionamento di direzione d'orchestra;sono questi gli anni dove il suo habitat presenta una parvenza di tranquillità.Ora, dopo la sua prima esperienza di direttore d'orchestra avvenuta nel 1995, Sini ha raggiunto una maturità che lo porta a privilegiare l'intero arco narrativo che crea nell'Orchestra una sonorità coinvolgente.Oggi Sini ha uno spirito eclettico capace di aderire a tutti gli stili e di assimilare senza cedere al fanatismo neppure per quelli vicini al cuore;a volte la sua sensibilità al nuovo può essere scambiata per sciocca esibizione del proprio IO ma ai più attenti osservatori risulta un modo nuovo di far suonare la musica.Una serata per vedere ed ascoltare Sini merita sempre d'esser vissuta.

Luigi Torresan

Biografia

Pianista, compositore, direttore d’orchestra si forma presso il Conservatorio di Venezia e si perfeziona sotto la guida di Bruno Canino, Gino Gorini e Bruno Mezzena , con un repertorio che spazia dal periodo barocco, al romantico e contemporaneo. Inizia giovanissimo la carriera di pianista con un invito del direttore Gunther Wich a Dusseldorf per una serie di concerti.
Partecipa a varie trasmissioni della Radiotelevisione Italiana e suona per l’allora Presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan. Ha raggiunto una maturità artistica ma continua a perfezionarsi con i Maestri Ludmil Descev, Vram Tchiftichian e con Carlo Maria Giulini. Fino agli anni ’90 si orienta alla ricerca compositiva e al perfezionamento in direzione d’orchestra, si dedica anche alla musica da camera, come pianista, con il Quartetto di Belgrado, esibendosi in tournée in Danimarca, Germania, Croazia, Bulgaria, Yugoslavia, Svizzera, Austria ed Italia, registrando con loro anche 2 CD con musiche di Respighi e Schostakovic. Il 1995 segna l’inizio dell’esperienza di direzione con orchestre sempre più importanti e si impone all’attenzione internazionale: Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione di Belgrado, Orchestra Sinfonica di Plovdiv (Bulgaria) che dirige per due anni, Orchestra Filarmonica di Belgrado con cui debutta presso il Teatro Palafenice di Venezia e il Teatro Comunale di Treviso. Ha raggiunto una maturità artistica ma continua a perfezionarsi con i Maestri Ludmil Descev, Vram Tchiftichian e con Carlo Maria Giulini. Nel 2002 con l’Orchestra e Coro della Radiotelevisione (RTS) di Belgrado dirige il “Requiem” di Giuseppe Verdi presentandolo al Teatro Kolaraz di Belgrado e poi in tournèe in Italia. Viene invitato per l’inaugurazione del Festival Internazionale di Pola (Croazia) del 2002 dove dirige l’Orchestra Sinfonica dell’Ucraina. Dimostra uno spirito eclettico, alla ricerca di nuove interpretazioni degli autori che più lo ispirano: Beethoven, Mozart, Mendelsshon, Dvorak, Verdi. In occasione della tournée italiana dell’Orchestra Berliner Symphoniker nel 2005 dirige, quale direttore ospite, sinfonie di Beethoven e Tchaikovsky. Pochi mesi dopo, eccolo ripetersi con l’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione di Sofia. Non dimentica però il suo amore iniziale per il pianoforte e continua ad esibirsi come solista e in duo con il violinista Enzo Ligresti, dei Solisti Veneti, in performances virtuose. A Montecarlo, al “Teatro de le Varieté”, la loro esibizione del 2007 è ancora ricordata come un evento singolare e di alto livello.




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quando la natura...si fa musica